Sergio Dalmasso storico del movimento operaio. QUADERNI CIPEC e Altri Scritti
  

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Liste provinciali, trasformismi    Torna alle categorie

Le bugie del sistema maggioritario

Le bugie del sistema maggioritario.

 

Tutti si stupiscono dell’enorme numero di liste presentate alle elezioni provinciali.

Alcune di queste rappresentano partiti o formazioni nazionali, la più parte è una pura costruzione elettorale, tesa semplicemente a raccattare qualche voto e magari qualche sedia.

Chiederei a tutti di confrontare questa realtà con l’immagine da “Mulino bianco” che ci venne offerta dal referendum Segni nell’ormai lontano 1993.

  •  Vi saranno solamente due partiti o schieramenti
  •  Si candideranno i “migliori”
  •  I candidati saranno scelti dai cittadini e non dai partiti.
  •  Scompariranno i politici di professione e sarà rappresentata la “società civile”.

La realtà e sotto gli occhi di tutti: il dibattito politico si è impoverito, le campagne elettorali costano cifre insopportabili e sono fatte di slogan, cresce l’assenteismo elettorale, la partecipazione dei cittadini stenta a trovare canali.

Questo avevamo cercato di dimostrare nella nostra sfortunata e solitaria opposizione alla demagogia e alle promesse da marinaio di Segni, Pannella e purtroppo tanti altri (anche a sinistra).

Sergio Dalmasso.

Segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista.

 

 

Trasformismi

 

Cinque assessori (su dieci) della giunta provinciale sono candidati nelle liste della Casa delle libertà.

La attuale giunta è considerata di centro- sinistra.

In realtà dal 1995 al 1997 la provincia è stata amministrata da tutta la ex DC con la Lega Nord.

Scaricata (o autoscaricatasi) la Lega, si è formata una giunta che arrivava ai DS, ma che si è retta per due anni sull’astensione di Forza Italia (non a caso un suo esponente è stato nominato Presidente del consiglio provinciale).

Dopo il voto del 1999 la giunta è andata dai DS a tutta la ex DC (compresa l’UDC di Follini presente nell’attuale governo delle destre a livello nazionale).

Oggi, molti assessori, dopo un balletto durato mesi, hanno scelto chiaramente le destre, confermando quanto solamente noi abbiamo detto in questi anni: che la provincia non era amministrata dal centro sinistra, ma da un accordo innaturale e di potere. La stessa cosa è avvenuta in alcuni comuni, anche importanti.

Oggi si dice inciucio, una volta si chiamava trasformismo.  

Sergio Dalmasso

segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista.